La questione ambientale sta diventanto una delle più urgenti tematiche a livello globale, che necessita di una risposta concreta da parte dei policy makers e delle comunità per il futuro della sostenibilità del pianeta. A tal fine, negli scorsi anni, diversi accordi internazionali hanno introdotto nuove regole da rispettare per affrontare la situazione: l’Accordo di Parigi (2015), durante il quale, per la prima volta, le Nazioni Unite hanno messo in primo piano la questione ambientale, sottolienando la necessità di mettere in campo impegni comuni per combattere il cambiamento climatico e mitigare i suoi effetti, e l’Agenda 2030 (2015), che ha impegnato quasi 200 nazioni ad intraprendere un programma di sviluppo più sostenibile per il pianeta e gli essere umani.
Come stabilito dall’European Green Deal (2019) e dal Green Deal Work Programme 2018-2020 all’interno del programma Horizon 2020 (Area 10, topic 2: Behavioral, social and cultural change for the Green Deal), la sfida principale a livello europeo e internazionale è quella di “favorire cambiamenti nelle pratiche sociali e nel comportamento degli individui, delle comunità, delle organizzazioni pubbliche e private, che possano essere raggiunti attraverso processi collettivi e participatori o attraverso un senso di cittadinanza ambientale e di giustizia climatica. Per affrontare questi problemi è necessaria la ricerca e la sperimentazione sul cambiamento comportamentale, sociale e culturale in tutta Europa, nonché l’analisi delle pratiche sociali e dei processi di cambiamento comportamentale, inclusa la condivisione di buone pratiche, strumenti e risorse”.
Tale grande sfida richiede un profondo adattamento negli stili di vita e nei comportamenti, per coinvolgere i cittadini e raggiungere un’innovazione sociale attraverso approcci innovativi, per una transizione ecologica equa ed inclusiva.